Il ricordo di Nazareno su Assisioggi.it
Riportiamo qui un breve estratto tratto dall'articolo comparso sulla rivista Assisi Oggi.
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[...] Dall’incontro di ieri sono emerse delle storie molto toccanti, raccontate da Tiziana Vigani e Rosaria Scognamiglio della fondazione “Casa Regina della Pace”. Storie di una quotidianità rivestita di dignità, sia per Nazareno – da quando dormiva nei bagni pubblici fino alla sua lenta e lunga malattia – sia per il suo inseparabile amico Birillo, il cagnolino che lo accompagnava tra i vicoli di Assisi. Ma c’è stato spazio anche per il racconto di altre storie, tra le centinaia di questi 25 anni di accoglienza. C’è stato spazio per la memoria di Nando, di Giorgina, di Charlot, di Elena, Francesco. Poi anche Romeo, la Faustina, Joannes.
“È un campo di battaglia. Siamo come in un ospedale da campo, sempre pronti in una società che semina sofferenza, ingiustizie e povertà di ogni tipo. Questo è lo spirito che anima, in mezzo a tante gioie e difficoltà, le nostre azioni. Accogliamo perché una casa, se non per dare un tetto, da mangiare, e scambiare parole, a cosa serve? I poveri ci stanno salvando, sia nella bellezza della vita di ogni giorno, sia contro i pregiudizi, anche dopo tanti anni da vicende giudiziarie concluse in cassazione con l’archiviazione e il pieno risarcimento di tutto. Non vedo tutto questo dramma nell’accogliere, bisogna solo stare un po’ attenti, con lo spirito bello del lontano ’68, e il respirare l’aria di Francesco, la sua semplicità, proprio a pochi metri da cui ottocento anni fa, lui stesso ebbe il coraggio di abbracciare il lebbroso. I lebbrosi di oggi siamo noi, sono anzitutto io, e tutte le persone che escono fuori dagli stereotipi. Coloro che vengono giudicati solo perché diversi. Questa Casa ci chiama a vivere connessi, in una casa c’è la possibilità di vivere il Vangelo in maniera immediata”.
Questo ci ha detto Tiziana, a margine del bel momento vissuto insieme, quando ormai il figlio e il nipote di Birillo dormivano sul pavimento a fianco a noi. [...]